Carlo Santillo, detto Caronte, è un pensionato delle Poste Italiane, conduceva i pochi visitatori nel buio delle Grotte della Sibilla per circa 200 metri facendoli passare attraverso il Cantillo detta anche la porta degli inferi, il tutto per pochi euro. Per anni si è occupato da solo anche della manutenzione del sito, ripulendolo, secondo quella che, dalla fine dell’ 800, era una tradizione di famiglia
La Grotta della Sibilla è ormai chiusa da nove mesi. Il meraviglioso sito archeologico decantato da Virgilio e Omero non è più visitabile perché “Caronte“, guida e custode della grotta, ormai anziano e colpito dagli acciacchi dell’età, è andato in pensione.
L’uomo, ormai 86 enne, ha dovuto abbandonare il sito archeologico che è ormai occupato dalle sterpaglie e dai rifiuti che costeggiano lo specchio d’acqua che conduce all’ingresso del sito
Un uomo che si è sacrificato, fin quando ne ha avuto la forza, pur tenere in vita un luogo intriso di mistero e di fascino che non può e non deve soccombere per il disinteresse e la negligenza delle istituzioni.
“Mio nonno e mio padre hanno portato in spalla per farla visitare persone illustri come lo zar di Russia Nicola II°, donna Rachele Mussolini con il figlio Bruno, la regina Elena di Savoia, la contessa Pallavicini, Re Gustavo di Svezia e la principessa Maria José –afferma il signor Carlo Santillo – vederla abbandonata fa piangere il cuore”.
Fonte: IlMattino