In un discorso della scrittrice Oriana Fallaci pubblicato nel 2005,disse:” Non credo nella fandonia del cosiddetto pluriculturalismo; E ancor meno credo nella falsità chiamata Integrazione. Integrarsi significa accettare e rispettare (più educare i propri figli ad accettare e rispettare) le regole, le leggi, la cultura, il modo di vivere del posto nel quale si sceglie di vivere.
E quando si impone la propria presenza a un paese che non ci ha chiamato e tuttavia ci tiene, ci mantiene, ci tollera, il minimo che si possa fare è integrarsi. Soprattutto se si è chiesto e ottenuto di diventare cittadini. Status che esige lealtà, fedeltà, affidabilità, e possibilmente amore per la Patria cioè la Nuova Patria che si è scelta.
Incollati alle loro moschee, ai loro Centri Islamici,( oppue come oggi li definiscono centri culturali) alla loro ostilità anzi al loro disprezzo e alla loro ripugnanza per tutto ciò che è occidentale, obbediscono soltanto alle regole e alle leggi della Sharia. E in compenso ci impongono le loro abitudini. Le loro pretese, il loro modo di vivere. (Cibo e poligamia inclusi). Cari miei, per capire che gli immigrati mussulmani non hanno alcuna intenzione di integrarsi con noi, che al contrario vogliono indurre noi a integrarsi con loro, basta considerare l’Intifada che questo autunno è scoppiata nella provincia di Parigi e poi in tutta la Francia. Ma credete davvero a ciò che sostengono i media quando sostengono che quelle scommesse e quegli incendi sono dovuti esclusivamente alla disoccupazione e alla povertà? Credete davvero che non abbiano niente a che fare con la guerra dichiarataci dall’Islam?
Occhi negli occhi non bastano le prese di bavero. Quelle sommosse erano e sono un’altra arma, un altro volto di questa guerra. Appartenevano, appartengono, alla strategia dell’invasione. Una strategia molto intelligente, ammettiamolo. Perché, grazie ad essa, l’odierno espansionismo islamico non ha bisogno delle armate e delle flotte usate dal defunto Impero Ottomano. Per realizzarsi gli bastano le orde di immigrati che ogni giorno arrivano in Sicilia con le navi o i gommoni o le barche, e ai quali i traditori nostrani spalancano le porte per farli entrare col cavallo di Troia e dare fuoco alla città. Una strategia intelligente anche perché non spaventa come spaventavano le loro armate, le loro flotte, le loro scimitarre, le barbarie di quando in Italia si scappava gridando Mamma-li-Turchi. E perché richiede tempo. Richiede pazienza. Richiede nuove generazioni installate nei paesi da conquistare. ( da: Thank You di Oriana Fallaci, pubblicato su http://www.thankyouoriana.it/?p=1489).
Gli attentati di Bruxelles hanno colpito il cuore dell’Europa. Il terrorismo di matrice islamica continua a bagnare col sangue le nostre stazioni e i nostri aeroporti.Ma c’è chi dà una lettura diversa a quanto accaduto e si avventura in una teoria curiosa: “Prosegue l’offensiva terroristica. Di chi? Contro chi? Queste bombe sono la prosecuzione di quelle di Parigi, uno e due. Di Ankara, contro i tedeschi. Sono la prosecuzione di Colonia. Sono lo strascico del fiume di profughi.
Andiamo con ordine: sono contro di noi. Contro “i popoli d’Europa”. Per ridurre le loro libertà residue e le loro capacità di risposta ai soprusi dei poteri. Infatti il primo risultato, scontato, sarà la sospensione di tutte le garanzie democratiche. E’ già in corso in Francia, ora sarà la volta del Belgio. Poi, dopo qualche attentato in Italia, sarà la volta dell’Italia”.
E ancora: “Noi italiani abbiamo già vissuto la stessa cosa con la strategia della tensione. Questo ci dice che non dobbiamo cadere nella trappola di guardare il dito invece della Luna. Se ci dicono che è Daesh, diffidiamo. Probabilmente è “anche” Daesh. Ma Daesh è lo strumento, e la mano (in parte), ma non la mente. Sono bombe contro “l’Europa dei popoli”, per renderla uno straccio subalterno al potere dell’Impero, per trascinarla in guerra tutta intera, terrorizzata, per mettere la museruola a tutti, anche ai recalcitranti.
L’avviso è per tutti non solo per Bruxelles”. Infine prova a tracciare un’ipotesi sugli attentati: “Chi è la mente non lo possiamo sapere. E’ il sancta santorum di questa strategia. Ma i servizi segreti europei, tutti, sono filiali inquinate di altri servizi segreti. Per questo non scoprono niente. Per questo non possono indagare. Per questo dobbiamo riprendere in mano la nostra sovranità, e cambiarli. Altrimenti ci faranno arrostire, prima di renderci schiavi”.
Gennaro Napoletano