Afragola, trovato il cadavere di una donna tra i rifiuti.

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Afragola Na, 28 agosto 2015 –

 non ci sono  segni di violenza

Era adagiato su un fianco, sopra un cartone sistemato su un cumulo di immondizia all’incrocio tra via Pelliccia e via Nenni.

Bisognerà attendere l’esame autoptico per chiarire la causa della morte della donna il cui corpo è stato trovato nascosto da un cartone e avvolto in stracci e coperte:tra i rifiuti.   A trovare il cadavere sono stati alcuni addetti alla raccolta dei rifiuti. Addosso non aveva documenti,la donna indossava un pantaloncino  e una t-shirt di pochi euro. Al dito anulare un  anellino  di poco prezzo,

sembra che non ci siano  segni di violenza

Sul posto sono intervenuti personale del 118 e i vigili urbani che, a loro volta, hanno informato la polizia alle 8.30. Sul luogo del rinvenimento la Scientifica per i rilievi del caso. La donna, di carnagione bianca,forse dell’est europeo aveva tra i 30 e i 40 anni.Inizialmente gli inquirenti hanno ipotizzato di trovarsi di fronte alla solita tragica fine e alla morte naturale di una senza tetto, una barbona, dal fisico minuto, molto magra come se fosse stata afflitta da una devastante denutrizione.

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Il pm della Procura di Napoli Nord ha disposto l’autopsia che verrà eseguita al II Policlinico di Napoli. La donna, negli ultimi tempi, avrebbe frequentato una mensa locale dei poveri.Il giallo è alimentato dal fatto che su entrambe le mani ci sono dei puntini che gli stessi inquirenti non riescono a spiegare. Ai primi rilievi, il decesso sarebbero avvenuto poche ore prima del ritrovamento del cadavere. E il corpo non presenterebbe segni di violenza, sta di fatto che  dall’abbigliamento e dalle condizioni fisiche della donna, non sembrerebbe trattarsi di una clochard. Altro elemento è che, è stato accertato che al cadavere mancavano le scarpe, con i piedi  puliti. Alcune  testimonianze di residenti di quella  zona, affermano che tra l’una e le due della notte su quel marciapiede c’erano solo le solite  erbacce.  Le indagini della polizia sono anche finalizzate a ricostruire l’identità, le ultime ore di vita della donna e le sue frequentazioni.

Aggiornamento 2-9-2015 da www.retenews24.it

di: E.

Svolta nel giallo di Afragola: ha un’identità la donna ritrovata morta venerdì 28 agosto mattina da alcuni netturbini, con il corpo adagiato su un cartone coperto da stracci e coperte, abbandonato sul marciapiede di via Pelliccia. Si chiama Ludimyla Kuchuk, del ’73, ed era una ucraina senza fissa dimora che aveva chiesto asilo politico nel giugno 2014 con lo status di rifugiata.
La svolta nelle indagini, coordinate dal dirigente della Polizia di Stato di Afragola, il vicequestore Sergio Di Mauro, è stata resa possibile dopo l’autopsia della salma, dal riscontro delle impronte digitali lasciate dalla 42enne alla richiesta di asilo politico, quando era stata fotosegnalata un anno fa. Gli inquirenti stanno ora tentando di ricostruire le cause della morte – presumibilmente per strangolamento – scavando anche nel passato della donna. Molti gli interrogativi ancora insoluti a cominciare proprio da panno lercio che copriva il suo corpo smagrito, ma privo di scarpe, che non sono state ancora trovate. La donna, infatti, era sì scalza ma le piante dei suoi piedi erano pulite. Così come gli stracci, la coperta e il cartone che l’avvolgevano nella improvvisata bara, senza tracce di terra né di erba: segno che la donna non può essere arrivata da sola lì, come è da escludere che sia stata lei stessa a coprirsi – nell’ipotesi di una morte naturale – bensì che l’abbia fatto qualcun altro. Ma chi? E perché?

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Gennaro Napoletano - Direttore Editoriale di LaFragolaNapoli.it