Rassegna Stampa- Politica.Strage immigrati, Napolitano: ”Vergogna e orrore, serve impegno europeo”

iornamento: 03 ottobre, ore 22:13
Roma – (Adnkronos/Ign) – Il capo dello Stato: “L’Ue intervenga”. Boldrini: “Vergogna”.Grasso: ”Colpire chi si fa pagare poi li butta in mare”. Kyenge: “Nuove politiche e canali umanitari per evitare tragedie”. Ue: “Necessario impegno di tutta l’Europa”

Roma, 3 ott. (Adnkronos/Ign) – ”Innanzitutto, bisogna reagire e agire. Non ci sono termini abbastanza forti per indicare anche il nostro sentimento di fronte alla tragedia di questa mattina. Papa Francesco ha detto: ‘Vergogna’, io posso aggiungere: ‘Vergogna e orrore”’. Così il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, parla della tragedia di Lampedusa in un’intervista a Radio Vaticana.

”Non può bastare soltanto l’impegno italiano, ci vuole almeno un impegno europeo – rimarca il capo dello Stato – Dico almeno perché è una questione tale da toccare tutta la comunità internazionale”.

Napolitano dice poi di essere ”rimasto molto impressionato da tutte le prove di accoglienza che ha dato la popolazione di Lampedusa, da tutte le prove di accoglienza che hanno dato anche altre comunità quando, per esempio, abbiamo avuto quel moto generoso di bagnanti che sono scesi in acqua a raccogliere profughi che rischiavano di perdere la vita”.

Il capo dello Stato già in giornata era intervenuto sulla strage di Lampedusa. “E’ indispensabile stroncare il traffico criminale di esseri umani” e “non è accettabile che vengano negati a un’istituzione valida creata dalla Commissione europea – il Frontex – mezzi adeguati per intervenire senza indugio” ha chiesto il presidente della Repubblica.

“Siamo ormai dinanzi al succedersi – denuncia Napolitano – di vere e proprie stragi di innocenti, sino alla più sconvolgente questa mattina a Lampedusa, che non si può girare attorno alla necessità assoluta di decisioni e azioni da parte della Comunità internazionale e in primo luogo dell’Unione europea”.

La presidente della Camera Laura Boldrini, che domani sarà a Lampedusa, definisce ”tremenda” questa nuova tragedia, sottolineando che “l’aspetto più sconvolgente” è “il fatto che assistiamo da anni a tragedie identiche, sentendoci coinvolti, pronunciando parole di sincera commozione, ma senza trovare soluzioni. Vittime tutti noi – consapevoli o no – di quella ‘globalizzazione dell’indifferenza’”. Per Boldrini “le parole giuste le ha trovate ancora una volta papa Francesco. Commentando la strage l’ha definita una ‘vergogna’“.

Per il presidente del Senato, Pietro Grasso, “immaginare l’orrore dei cinquecento migranti su quel barcone in fiamme che si è inabissato è impossibile. Il richiamo alla responsabilità, all’accoglienza e al soccorso di chi fugge da situazioni disperate – aggiunge Grasso in una nota – deve essere sentito da tutte le forze politiche e deve portare a una revisione della nostra legislazione in materia e a una più attenta gestione dei flussi migratori. Noi non possiamo lasciare al loro destino i migranti, l’Italia non deve essere lasciata sola dall’Europa”. Poi in serata, ad Assisi per la visita del Papa, il presidente del Senato ha rimarcato: “Dobbiamo colpire coloro che sfruttano e che si arricchiscono sulla pelle degli immigrati, che magari si fanno pagare i soldi e poi li buttano a mare e li uccidono”.

E sulla necessità di ”nuove politiche” dell’immigrazione ”per evitare queste tragedie” insiste anche il ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge che, annuncia in conferenza stampa, domenica sarà a Lampedusa. Bisogna ”adottare canali umanitari che rendano più sicuri questi viaggi”, oggi gestiti dalle organizzazioni criminali che sfruttano il traffico di migranti. Bisogna ”dare risposte positive” al fenomeno, risposte che vadano ”nel senso dell’inclusione, della cittadinanza”.

A una domanda sull’abolizione della Bossi-Fini, Kyenge risponde che “se ne potrà parlare al coordinamento tra ministeri, da mettere in campo fin da subito”. Ovvero il coordinamento tra i ministeri dell’Interno, dell’Integrazione, della Difesa e delle Infrastrutture sotto la supervisione di Letta “per sviluppare un piano di aiuti per soccorrere i profughi e aiutare le comunità locali e i Comuni”.

Kyenge d’altro lato intende “chiedere con più forza di quanto fatto finora un intervento condiviso dall’Unione europea, a partire dall’adozione di canali umanitari che rendano più sicuri questi viaggi”. Il ministro ricorda poi che il Consiglio d’Europa “ha giudicato sbagliate le nostre politiche sui flussi migratori verso il nostro Paese: anche su questo dobbiamo dare risposte”.

”Una tragedia infinita”, ”un dramma inenarrabile”. Sono le parole che usa per definire il naufragio di oggi il ministro degli Esteri Emma Bonino secondo la quale “gli esodi non hanno una soluzione miracolosa, altrimenti l’avremmo già trovata e perseguita”.

“La tragedia di Lampedusa scuote le nostre coscienze. Il Mediterraneo è diventato il cimitero delle speranze invece di essere l’orizzonte dello sviluppo. Dobbiamo impegnarci di più, come italiani e come europei”, commenta il segretario Pd Guglielmo Epifani.

I deputati Pd chiedono “risposte immediate” di fronte a una nuova tragedia del mare. “Ciò che sta avvenendo nel Mediterraneo ha motivazioni ben precise e riguarda l’instabilità nella regione e il conflitto civile in Siria che ha già provocato più di 100 mila morti e oltre 1 milione 300 mila rifugiati”, dichiarano i deputati del Pd, Eleonora Cimbro e Chaouki Khalid.

E ancora Susanna Camusso, segretaria Cgil: “Non si può assistere a queste tragedie come se quello che sta accadendo fosse altro da noi, fuori da noi. Quello che sta accadendo è conseguenza delle guerre, delle grandi difficoltà e anche la conseguenza di un’Europa che non diventa grande potenza in grado di proporre pace e interventi”. E il leader della Cisl Raffaele Bonanni, le va dietro: “Fermiamo una volta per tutte questi viaggi dell’orrore”.

E la Croce Rossa Italiana domanda: “Com’è possibile che ancora si muoia in questo modo per raggiungere un posto sicuro, lontano dalla guerra e dalla fame? Non ci stancheremo mai di urlare il nostro sdegno davanti a queste tragedie, non ci stancheremo mai di chiedere alle Istituzioni italiane ed europee un impegno concreto per evitarle”.


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Gennaro Napoletano - Direttore Editoriale di LaFragolaNapoli.it