Lo avevano promesso, quelli della Terra dei fuochi: migliaia di sacchetti neri per l’immondizia distribuiti al pubblico che entra in curva B, prima di Italia-Armenia. Cartelli che sono un assist all’impegno civile, sotterrato per anni, come i rifiuti tossici: “Hai il coraggio di far finta di niente?”.
Un altro recita: ”Col sorriso sulla faccia, col veleno nei polmoni, i bambini della terra dei fuochi non vogliono morire”. C’è l’invito a non cantare l’inno. E una parte del San Paolo prende in parola gli attivisti, anzi va oltre, subissando di fischi le note di Mameli. Subito dopo però, la maggior parte dei tifosi inizia a cantarlo. Ma il ghiaccio è rotto. Il Biocidio non è più un alieno, e compare negli stadi. Da adesso, forse, nulla sarà più come prima.