Le tabelle pubblicate sul sito del ministero della Salute, relative al periodo tra 2010 e 2012, attestano un aumento dei tempi dei principali interventi in ospedale per tutte le regioni
In Campania ad un ammalato di tumore può capitare di aspettare quasi 78 giorni per iniziare un ciclo di chemioterapia. È un record negativo. Le tabelle pubblicate dal sito del ministero della Salute, relative al periodo tra il 2010 e il 2012, attestano che in Italia negli ultimi due anni i tempi di attesa dei principali interventi da effettuare in ospedale sono diventati più lunghi. Se per il tumore alla mammella i dati riportano un aumento dell’attesa media di appena 0,5 giorni, da 22,7 a 23,2,
per quello alla prostata bisogna aspettare non più 40,2 giorni ma 42,6. Nella cura delle neoplasie invece è preoccupante l’aumento dei tempi di attesa per la chemioterapia, che passa da 10,3 giorni a 22,2: ma è proprio la Campania, regione maglia nera, ad aver causato questo balzo all’indietro: i tempi lievitano fino 77,8 giorni. O forse, è presumibile, il dato era già allarmante nel 2010, ma curiosamente non era stato inserito nelle tabelle. Per il tumore al seno l’attesa maggiore è nelle Marche e in Abruzzo, con più di 31 giorni, mentre i più virtuosi sono i siciliani con 15. Per il bypass i tempi più brevi sono invece in Piemonte, seguito dalla Sicilia, con poco più di 15 giorni, un attimo se confrontati con gli 82 della PA di Trento e i 65 del Veneto.
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