di Diego Senese
Tutto pronto al ritiro della SSC Napoli presso Dimaro, nella consueta cittadina trentina ospitale ed accogliente. Alla vigilia della nuova stagione tra i tifosi partenopei regna sovrano lo scetticismo, ancora delusi ed amareggiati per il triste epilogo di campionato ed Europa League. Anno nuovo e squadra nuova. Gli azzurri voltano pagina, lasciandosi alle spalle Benitez volato in tempi record nella sua Madrid, non appena finito il campionato. Atteggiamento che ha confermato la sua esperienza in azzurro ormai già terminata da un bel po’ di tempo. Del tecnico spagnolo ricorderemo senz’altro la sua professionalità per il lavoro compiuto, i trofei raggiunti di Coppa Italia e Supercoppa di Lega, e soprattutto l’essersi fatto portavoce di Napoli nel mondo donandole un senso di internazionalizzazione. Il risvolto della medaglia è ben diverso. Squadra sbilanciata tra i reparti con un passivo di ben 54 gol solo in campionato! Numeri da brivido se consideriamo le attese alla vigilia del torneo. Gestione della rosa turn-over compresi, non proprio all’altezza della situazione, con scelte tecniche che hanno lasciato molto discutere. Tutto questo ormai è acqua passata.
Nel cilindro dei fantallenatori dopo i nomi di Montella, Mihajlovic, Spalletti è spuntato a sorpresa il nome di Maurizio Sarri, scelto direttamente dal presidente Aurelio De Laurentiis per intraprendere un nuovo progetto. Come dire dall’ ”internazionalismo” al “provincialismo” con un occhio al made in Italy. Sarri, napoletano di nascita ma cresciuto in Toscana, da sempre tifoso dei colori azzurri. A lui l’arduo compito di riportare il Napoli ai vertici del campionato dopo il deludente quinto posto della scorsa stagione. La scelta del tecnico toscano è stata accolta tra i tifosi con sorpresa, letteralmente spiazzati e scettici. 4-3-3 o 4-3-1-2 questo il nuovo modulo adottato che dovrebbe portare piu’ equilibrio alla squadra. Più passa il tempo e più cresce la consapevolezza che è fondamentale creare un ambiente sereno ed ottimistico per permettere alla società e alla squadra di lavorare nelle migliori condizioni possibili, senza esaltarsi in arroganti e presuntuose aspettative. La campagna acquisti è mirata a colmare le gravi inefficienze tecniche che hanno tagliato fuori dai giochi ed in tutte le competizioni la squadra dell’ex Benitez. Non a caso gli acquisti di Reina tra i pali, Astori in difesa ed Allan al centrocampo (si spera), hanno modificato l’assetto della spina dorsale della squadra. Il tutto con investimenti
mirati senza sforare l’esiguo budget a disposizione del patron visti i mancati introiti dalla champions. Il tesoretto del Napoli stavolta sarà dato proprio dalla vendita di alcuni pezzi della propria rosa, alcuni anche pregiati. Il nuovo direttore Giuntoli proveniente dal Carpi neopromosso, avrà da lavorare con le cessioni di: Inler, Britos, Zuniga, Callejon,Raphael,Vargas,Gargano. Questi al momento sono i nomi previsti per la lista di sbarco, senza tralasciare ulteriori operazioni in uscita. Ovviamente mancano ancora diversi tasselli per concludere la rosa. La ricerca di un esterno, di un ulteriore difensore e di un attaccante che possa sostituire il “discusso” Higuain in caso di turn-over, perché della presenza del “pipita” in questo Napoli pare che non se ne possa fare a meno. Salvo l’intervento di qualcuno che metta sul piatto dell’offerta più di 90 milioni di euro per la clausola rescissoria. Al momento è un Napoli dal profilo basso che non ha infiammato la propria tifoseria, il grande salto di qualità atteso da tempo è ancora rinviato. Ciò nonostante la società ha piazzato colpi di mercato concreti che gli stessi tifosi hanno apprezzato. L’estate rovente è ancora in corso, così come il calcio mercato, che sta donando all’Italia giocatori di grande rilievo. Il prossimo campionato si preannuncia molto aperto e interessante, le rivali dei partenopei si stanno rinforzando e ognuno lotterà duramente per raggiungere i propri obiettivi.
Diego Senese