di Gennaro Napoletano
Da fonti documentate la chiesa di S. Marco in Sylvis di Afragola è datata 10 Aprile 1179, forse ancora prima visto i tanti riferimenti storici documentati.
Il frate domenicano afragolese Domenico Stelleopardis , vissuto tra la prima metà de XIV secolo e morto all’inizio del secolo successivo, in un suo trattato datato 1390 e pubblicato solo nel 1581 fa riferimento specifico a questa chiesa attribuendo la sua fondazione a re Guglielmo il buono che promosse i lavori per dotare di una chiesa al quartiere Casavico abitato dalle famiglie dei veterani che avevano combattuto con Ruggiero il Normanno per la conquista del mezzogiorno d’Italia. La nostra fonte specifica che essi si insediarono in un luogo di fede dove esisteva già una cappella dove erano presenti i resti o le sepolture di alcuni martiri cristiani di provenienza nolana. A questa si aggiunge quella della “PIETRA DI S.MARCO”; un grosso blocco calcareo dove la nostra tradizione vuole che si fosse seduto lo stesso S. Marco evangelista prima di giungere a Roma, seguito da S. Gennaro nel corso del suo trasferimento da Nola a Pozzuoli nel IV Secolo, pochi giorni prima del suo martirio.
Per concludere questo nostro flash storico la chiesa di S. Marco in Afragola risulterebbe ab antiquo una chiesa che ebbe origine nello stesso periodo in cui si sviluppo il casale delle fragole in un luogo dove erano presenti i resti dell’antica foresta di Napoli. Lo storico Jazzetta riferisce che nei resti dell’attuale piazza Castello di Afragola vi era un’iscrizione del 1726 in cui si parla della regina Giovanna II che era solito frequentare per diletto il bosco di San Marco, località conosciuta anche per la presenza di un arco, detto di San Marco, che secondo la tradizione, era adiacente proprio al villaggio di Casavico. La chiesa di S.Marco cade in abbandono già intorno al XVII secolo, quando l’interesse per il culto al santo evangelista si spostò verso quello di S. Antonio di Padova a partire dal 1633. Per rinnovare il culto dovette intervenire il cardinale Spinelli nel 1742. Nel 1868 fu ristrutturato buona parte dell’edificio, fù aperto il finestrone abdsidale e fu costruito il nuovo piano pavimentale, innanzandolo di quasi mezzo metro. La storia e le origini di S.Marco in Sylvis sono antichissime che qualcuno parla di basilica antica citata anche nel primo giubileo della cristianità. Attualmente una comunità di fedeli e appassionati dedica molto a questo tempio cristiano che racchiude fede e amore per le proprie origini antiche. Molto si sta facendo affinchè Casavico si riconosca in una storia di millenaria cultura e tradizione con la sua basilica di S.Marco in Sylvis. Persone come Antonio Barisciano, Gennaro Fico, continuano con il loro grande impegno e attaccamento a tenere vivo tutto questo, una tradizione che non è solo una frivolezza popolana come la “voccola dei pulicini” ma tanta cultura e arte.