Afragola – Il 2015 di Afragola, e del sindaco Tuccillo

di Domenico Corcione

Passate le feste e il riposo forzato che l’accompagna, per Afragola è tornato il momento di riprendere la vita di tutti i giorni, con tutti i problemi annessi. Augurandoci che gli amministratori locali si siano ben riposati nell’ultimo mese, ci e vi domandiamo: quali sono i programmi di rilancio per la città, pensati dal sindaco Tuccillo e dalla sua Giunta?

Il primo cittadino aveva chiuso il 2014 con l’arrivo dei 5 milioni di finanziamento per la linea del Tav, gloriandosi di un accordo che in realtà, pur facendo decadere i suoi benefici sul nostro territorio, è stato fortemente voluto dalla Regione, quindi dal presidente Stefano Caldoro, piuttosto che dal Comune. Ma, del resto, questa amministrazione è ormai esperta nel rivendicare meriti che sono in gran parte, se non totalmente, non suoi: gli esempi delle riqualificazioni delle Piazze Municipio e San marco sono da manuale in tal senso. Al giro di boa dei 18 mesi di governo, gli afragolesi si aspettano molte cose da questa amministrazione, oltre che i soliti manifesti di propaganda.

Si aspettano di sapere, durante questi dodici mesi:

• quando sarà ripristinata la normale circolazione nelle vie Francesco Caracciolo e Francesco Russo, in entrambi i casi interrotte o limitate da palazzi cadenti;
• quando sarà riattato il muro che delimita un terreno confiscato alla camorra, in via Arena, anch’esso parzialmente bloccato;
• quando saranno inaugurati i lavori per l’ampliamento del cimitero e conseguente costruzione di loculi; quando saranno rinominate le strade dei quartieri Saggese e San marco, secondo la nuova toponomastica decisa sotto l’amministrazione di Vincenzo Nespoli;
• quando, di conseguenza, saranno impiantate paline col nome della Città di Afragola in zone limitrofe e spesso “conquistate” abusivamente dai Comuni limitrofi (vedi il caso della contrada Salice, passata misteriosamente nel territorio di Casalnuovo);
• quando la questione dei rifiuti smetterà di essere un mezzo di propaganda, con una serie di foto su profili Facebook di siti ripuliti, le quali implicitamente testimoniano che prima dello scatto, tali zone erano colme di monnezza – e poiché, se notate, sono sempre le stesse aree quelle fotografate, ne consegue che la vigilanza è zero, checché se ne dica;
• quando si attuerà un piano di riattazione delle scuole elementari e medie;
• quando aprirà i battenti la pineta delle Salicelle, aperta una prima volta nel giugno 2014, in piena campagna elettorale del ballottaggio, e poi mai più ricordata – eppure era uno dei cavalli di battaglia del sindaco Tuccillo;
• quando ci si ricorderà che, oltre alle Salicelle, esistono anche altri quartieri che abbisognano di eventi sociali o foss’anche solo di attenzione. Non hanno lo stesso peso di voti del quartiere suddetto, siamo d’accordo, ma gli abitanti del resto della città non hanno la peste, e volentieri vorrebbero essere ricordati;
• quando si abbatterà, o si metterà comunque in sicurezza, il palazzo pericolante (ormai le crepe si vedono ad occhio nudo) in piazza Santa Maria, da anni ormai in predicato di crollare addosso alla storica chiesa dirimpetto;
• se è previsto un potenziamento della presenza del corpo dei vigili urbani, soprattutto nelle ore di punta della giornata, e nei luoghi nevralgici della città.

Queste sono alcune delle domande che i cittadini afragolesi si pongono. Sono tutte tematiche importanti, magari un po’ troppo “locali”: visto che tra poco ci saranno le elezioni regionali, qualche amministratore potrebbe essere infastidito, mentre studia tattiche elettorali ad alto livello, nell’essere richiamato alla realtà perché qualche cittadino si lamenta che si pensa solo alle Salicelle o perché non può liberamente uscire di casa dato il piano traffico sballato dagli edifici in cadenza. Noi saremo qui a registrare ogni risposta a questi 10 quesiti, e speriamo fra 12 mesi che, non diciamo tutti, ma almeno un paio abbiano trovato risposta. Buon anno, afragolesi.

Domenico Corcione