A sparare è stato il 48enne Giulio Murolo, incensurato, infermiere nell’ospedale Cardarelli. Lutto cittadino a Napoli, cancellate manifestazioni con Renzi
Rassegna stampa
(Foto: ANSA.IT)
Oltre alle armi detenute legalmente l’infermiere che ieri ha ucciso quattro persone nel quartiere napoletano di Secondigliano possedeva anche in fucile mitragliatore Kalashnikov – con matricola abrasa – e due machete. La scoperta è stata fatta dagli agenti della polizia. Il fucile mitragliatore e i machete erano nella camera da letto. Inoltre i poliziotti hanno rinvenute anche diverse munizioni. Luigi Murolo, 48 anni, incensurato, ora dovrà rispondere anche di detenzione illegale di arma e ricettazione.
Destano ”preoccupazione” le condizioni di Vincenzo Cinque, il vigile rimasto gravemente ferito nella sparatoria di Secondigliano dove un uomo ucciso 4 persone e ferito altre sei. Dalla direzione sanitaria della Asl Napoli 1 fanno sapere che il paziente, ricoverato al San Giovanni Bosco, è al momento sottoposto a Tac per valutare se operarlo. ”Il paziente – ha spiegato Ernesto Esposito, dg della Asl Napoli 1 – ha un emocromomo molto basso e le sue condizioni sono preoccupanti”. ”A seguito degli esami in corso – ha aggiunto il direttore generale dell’Asl Napoli 1 – si deciderà come procedere e se riportarlo in sala operatoria”. Il vigile resta, dunque, in prognosi riservata. Diverso e più rassicurante il quadro clinico degli altri feriti le cui condizioni non vengono giudicate preoccupanti.
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