Settantunesimo anniversario del sacrificio del vicebrigadiere napoletano che offrì la propria vita per salvare 22 innocenti da una rappresaglai del SS tedesche
Napoli, 22 settembre 2014 – Per il 71esimo anniversario della morte di Salvo d’Acquisto, il vicebrigadiere napoletano dei carabinieri, medaglia d’oro al valor civile perchè da vicecomandante della stazione di Palidoro (Roma) offrì la propria vita per salvare quella di 22 cittadini di Torrimpietra dalla fucilazione per rappresaglia da parte delle SS tedesche, a Napoli il vescovo ausiliare di Napoli Gennaro Acampa ha celebrato messa nella basilica di Santa Chiara. Alla funzione hanno preso parte familiari e rappresentanze dell’Arma in servizio e dell’Associazione nazionale carabinieri in congedo. Ha presenziato il generale Leonardo Gallitelli, comandante generale dell’Arma. Dopo la funzione è stato deposto un cuscino di fiori sulla tomba dell’eroe napoletano e, in piazza Salvo D’Acquisto, una corona di alloro al monumento dedicato a lui.
“Il carabiniere è un uomo che crede, come tutti i servitori dello Stato. E chi crede è sempre pronto a spendere in un attimo tutto il suo vissuto”.
Con queste parole il comandante generale dell’Arma dei carabinieri, generale Leonardo Gallitelli, ha ricordato il sacrificio del vicebrigadiere Salvo D’Acquisto che 71 anni fa a Torre di Palidoro, vicino a Roma, offrì la sua vita per salvare quella di altre 22 persone prese in ostaggio dai tedeschi.
“E’ quello che ha fatto Salvo – ha detto ancora Gallitelli – sentendo forte il bisogno morale di salvare 22 innocenti e sacrificare se stesso”. Una ricorrenza voluta, proprio nell’anno del duecentesimo anniversario della fondazione dell’Arma, per ricordare Salvo D’Acquisto ma per “offrire all’amatissima città di Napoli questa testimonianza di sacrificio, di eroismo che va interpretata come dono di se stesso e non come un atto istantaneo ed impulsivo del momento e come espressione di quanto lui nell’Arma ha maturato per essere servitore”.
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