di Irene M. Dianda
Arredare il nostro appartamento con delle semplici piante può esser un innocente rimedio per ridurre l’inquinamento. I basilari accorgimenti di partenza per un’aria migliore sono un riscaldamento non al massimo e un’aerazione frequente dell’ambiente, ma alcuni studi hanno mostrato che vi è sempre più bisogno di migliorare l’aria degli ambienti chiusi in quanto più inquinata di quella all’esterno. Case ed uffici, ad esempio, sono soggetti a polveri, materiali da costruzione, fumo e combustibili: agenti invisibili che affettano le vie respiratorie, spesso con pessime conseguenze.
Le proprietà purificatrici possedute dalle diverse piante ed un’attenta scelta di queste possono ottimizzare le caratteristiche dell’aria che respiriamo. Moltissime piante agiscono a nostra insaputa e a nostro beneficio, con qualità per esempio di anti-inquinamento ed assorbimento di sostanze nocive grazie all’emissione di vapore acqueo.
Impariamo a conoscerne alcune con le quali “poterci depurare”. Particolarmente indicate contro la formaldeide, sostanza diffusissima in ambienti casalinghi o lavorativi in quanto prodotta da processi di combustione e nella lavorazione di mobili e materiali da costruzione, sono le piante di ficus, con ben oltre 800 specie tra cui alberi e rampicanti, quindi l’edera, il pothos e piante di palma come ad esempio la Phoenix Roebelenii; infine il cosiddetto Tronchetto della felicità, la Dracaena fragrans, o l’Aglaonema.
Palme, ficus ed edera, così come le azalee, sono particolarmente adatte anche contro l’ammoniaca, la tossica sostanza immancabilmente presente nei detergenti casalinghi. Inoltre all’Edera, alla Dracaena e alle azalee vengono riconosciute proprietà di assorbimento del fumo e del benzene, così come i Crisantemi ed il Filodendro sono funzionali contro esalazioni di vernici e solventi. A questo scopo si può coadiuvare tale azione umidificatrice con piante quali Dieffenbachia, la già citata Pothos e Gerbera.
