Domenica 23 novembre 2014, alle ore 10, in Piazza San Pietro a Roma, sarà proclamato santo Padre Ludovico da Casoria (1814-1885), sacerdote francescano dei Frati Minori che ha consumato la sua vita in una intensa attività caritativa e sociale, considerato «il San Francesco del Secolo XIX».
La solenne cerimonia sarà presieduta da Sua Santità Papa Francesco, accanto a cui concelebreranno, tra gli altri, l’Arcivescovo di Napoli, Card. Crescenzio Sepe, che in un messaggio ripercorrerà le principali tappe della vita del santo; don Mauro Zurro, Preposito della Collegiata di San Mauro in Casoria, dove P. Ludovico fu battezzato e fece le prime esperienze di chierico; e don Domenico Ferrara, parroco della chiesa dell’Assunta e del B. Ludovico in Arzano, che è stato uno degli ultimi Frati Bigi (la Congregazione fondata da P. Ludovico, soppressa nel 1971).
Alla Cerimonia parteciperà anche una delegazione istituzionale della Città di Casoria, composta dal Sindaco e dalla Giunta Comunale, e dal Comitato d’Onore per la Canonizzazione.
E’Arrivata alle ore 17 circa di ieri presso la monumentale basilica napoletana di Santa Chiara, l’urna con il corpo del Beato Ludovico da Casoria, che domenica 23 novembre sarà proclamato Santo da Papa Francesco.
Dopo la sosta presso le Clarisse, l’urna è stata portata in chiesa, dove è stata calorosamente accolta da tantissimi fedeli per un momento di preghiera, fino alla messa delle ore 19; la prossima settimana, sabato 29 novembre,ricordiamo, sarà poi portata presso il Duomo di Napoli,dove sarà accolta dal cardinale Crescenzio Sepe per una solenne celebrazione di ringraziamento. Padre Ludovico morì il 30 marzo 1885, all’età di 71 anni, nella sua cella dell’Ospizio Marino che aveva fondato sul mare bellissimo di Posillipo.
La notizia della sua scomparsa fece il giro d’Italia, e i funerali furono un evento imponente, una vera e propria manifestazione di popolo; La Lettura del Corriere della Sera scrisse che «mai furono viste a Napoli, a memoria d’uomo, esequie tanto solenni, tanto rispettate, tanto commoventi, tanto concordi e spontanee, di universale concorso di ogni classe di persone».La sua tomba sorge presso lo stesso Ospizio Marino di Posillipo. «Padre Ludovico da Casoria è di enorme attualità perché ha saputo annunziare attraverso la carità il Signore in contesti culturali e sociali che erano difficili allora come lo sono oggi».
Così l’Arcivescovo di Napoli, Cardinale Crescenzio Sepe, ha commentato l’evento. «Ci stiamo preparando – ha detto – per questo atto così bello e solenne che si svolgerà domenica, la canonizzazione di un nostro Santo napoletano che si aggiunge alla corona di tanti napoletani,alcuni anche in via di perfezionamento, sulla strada della santità».
il Cardinale di Napoli Sepe ha definito Padre Ludovico «un gigante della carità».
Tutto è pronto a Casoria per prossima cerimonia di canoninazzione di Padre Ludovico da Casoria. Soddisfatto il sindaco Enzo Carfora che ha commentato: ”questa canonizzazione è una giornata buona”, che ”riuscirà ad avviare una stagione di rilancio per il territorio: soprattutto tenendo conto che entro il 2015 Casoria vedrà una nuova beata, Luigia Velotti, ed un’altra santa, Maria Cristina Brando, raggiungendo così, con Santa Giulia Salzano, il singolarissimo primato di terra di ben tre santi”. Alla presenza del primo cittadino e di altre personalità oggi Ida Iadevaia, protagonista del miracolo che ha dato il via al processo di beatificazione di Ludovico, ha raccontato oggi la sua prodigiosa guarigione del ginocchio da una malformazione genica.
L’occasione del commovente ricordo in occasione del programma di iniziative in programma a Casoria (Napoli) che, prendendo spunto dalla cerimonia di santificazione del prossimo 23 novembre, andranno avanti fino a marzo 2015.
A Casoria tutto il mese di dicembre, fino a Natale, sarà all’insegna una serie di iniziative in onore di San Ludovico. Il reading teatrale Da Casoria a Scellal presso la Casa Natale (domenica 7 dicembre) aprirà il mese, seguiranno: lo spettacolo narrativo-musicale Sorgente di carità a cura della Proloco (domenica 14 dicembre); il musical “O amore, o morire d’amore” a cura dell’associazione “Frammenti d’arte” (20-21 dicembre, presso il Teatro “De Filippo” di Arzano); il presepe vivente nei luoghi di San Ludovico (sabato 27 dicembre); la performance dedicata a San Francesco Nel cavo delle mani aperte un canto per l’Infinito presso la Casa Natale (domenica 28 dicembre, ore 18:30). In agenda anche le iniziative sportive come la gara podistica di domenica 14 dicembre.”A questi momenti di festa, si affianca la nascita di nuove iniziative sociali e culturali nel segno di Padre Ludovico, lanciate dal Comitato d’Onore cittadino: un comitato nato per unire le diverse anime di Casoria – ha spiegato il professor Ludovico Silvestri – che si farà promotore e continuatore del dibattito su San Ludovico a più livelli, dalle scuole al mondo delle professioni.
Tra le iniziative, due concorsi, ma anche la partenza a breve – annunciata da Pasquale Longhi – presso l’Oasi di San Ludovico, di uno sportello di medicina solidale sul modello dell’esperienza napoletana della “Casa di Tonia”. E poi la costituzione di un Comitato Scientifico che proporrà e rinnoverà il dibattito su Padre Ludovico nelle università napoletane, organizzando una giornata conclusiva di studi a Casoria, alla fine del prossimo febbraio”.
”A questi momenti di festa, si affianca la nascita di nuove iniziative sociali e culturali nel segno di Padre Ludovico, lanciate dal Comitato d’Onore cittadino: un comitato nato per unire le diverse anime di Casoria – ha spiegato il professor Ludovico Silvestri – che si farà promotore e continuatore del dibattito su San Ludovico a più livelli, dalle scuole al mondo delle professioni. Tra le iniziative, due concorsi, ma anche la partenza a breve – annunciata dal dott. Pasquale Longhi – presso l’Oasi di San Ludovico, di uno sportello di medicina solidale sul modello dell’esperienza napoletana della “Casa di Tonia”. E poi la costituzione di un Comitato Scientifico che proporrà e rinnoverà il dibattito su Padre Ludovico nelle università napoletane, organizzando una giornata conclusiva di studi a Casoria, alla fine del prossimo febbraio”. Alla presentazione, il segretario provinciale dei Frati Minori fra Adriano Pannozzo ha tratteggiato ”la straordinaria vitalità del messaggio ludoviciano, capace di promuovere centinaia di progetti e di essere un vero e proprio, instancabile, motore di carità. Per questo – ha continuato suor Elvira Piscopo delle Elisabettine Bigie – anche questa canonizzazione non è un punto di arrivo, ma solo l’inizio di un percorso, di nuove iniziative da lanciare e da condividere”.
Il Ministro Provinciale dei Frati Minori Fra’ Agostino Esposito ha recentemente scritto: «L’intero percorso di vita terrena di P. Ludovico da Casoria, la sua testimonianza eloquente di frate minore ed il suo impegno concreto di carità per gli uomini e donne del suo tempo ci esortano a saper accogliere e cantare le meraviglie del Signore e diventano per noi un esempio nel cammino verso la santità».
Papa Giovanni Paolo II scrisse nel 1993: «Ti saluto, Beato Padre Ludovico da Casoria, singolare figura di frate minore e ardente testimone della carità di Cristo. L’ampiezza del raggio d’azione del tuo apostolato ci lascia quasi increduli. Ti chiediamo di insegnare anche a noi a vivere per gli altri e ad essere costruttori di autentiche comunità ecclesiali, nelle quali la carità fiorisca in letizia e speranza operosa».
Il Card. Corrado Ursi scrisse nel 1985: «Di fronte ai mali che oggi travagliano la società, come agirebbe P. Ludovico da Casoria? Certo ripeterebbe la frase che spesso ricorreva sulle sue labbra – “non aspettiamo, ma operiamo” – passando quindi ad attuare, con singolare sollecitudine, il suo apostolato».
Benedetto Croce scrisse nel 1914: «Un frate, padre Ludovico da Casoria (nel quale pareva rivivere qualcosa dell’anima di Francesco di Assisi), dava un certo afflato mistico e poetico a quella società; e, sotto gli auspici di padre Ludovico, fu fondata nel 1864 un’Accademia cattolica, più tardi una rivista col titolo La Carità, e con lo stesso titolo un collegio, che raccolse per circa un ventennio i giovinetti dell’aristocrazia e dell’alta borghesia (tra i quali l’autore del presente schizzo storico)».
Gennaro Napoletano


