di Elisa Romanucci
E’ stato pubblicato sul BURC n° 42 del 9 luglio 2012 la Legge Regionale n° 15 del 6 luglio 2012 sulle “Misure per la semplificazione, il potenziamento e la modernizzazione del sistema integrato del welfare regionale e dei servizi per la non autosufficienza”, modifiche alla Legge Regionale n° 11 del 23 ottobre 2007 “Legge per la Dignità e la Cittadinanza Sociale”, attuazione della Legge n° 328 dell’8 novembre 2000.
Con tale legge viene istituito sia il fondo regionale per la non autosufficienza , che è parte integrante del fondo sociale regionale, sia il Coordinamento regionale permanente per la programmazione socio-sanitaria, che viene istituito presso la Presidenza della Giunta Regionale dopo centottanta giorni dalla pubblicazione della presente Legge.
Sono non autosufficienti le persone che solo con l’aiuto determinante di altri possono provvedere alle azioni quotidiane della vita e le persone con disabilità che necessitano di interventi socio-riabilitativi e assistenziali continui.
La presente Legge riconosce, promuove e sostiene il sistema integrato socio-sanitario per persone non autosufficienti che è un sistema di coordinamento tra servizi di natura sanitaria e sociale a fronte di bisogni di salute molteplici e complessi , sulla base di progetti assistenziali personalizzati, che vengono programmati, prescritti e progettati in sede di Unità di Valutazione Integrata (UVI) che dopo aver acquisito il progetto personalizzato, contenente la prescrizione analitica dei servizi, delle prestazioni e degli interventi e la loro articolazione, intensità e durata provvede ad assegnare all’utente un coordinatore o gestore del caso (case manager) scelto tra gli operatori in carico ai servizi sociali o tra gli operatori in carico ai servizi sanitari, in base alla prevalenza del bisogno accertato.
Tutto ciò fa si che, in base ad una personalizzazione dell’offerta, si attuino delle politiche per le persone con disabilità atti a rimuovere ogni forma di discriminazione e mancanza di pari opportunità, sostenendo il miglioramento della qualità della vita e supportando le famiglie che hanno al proprio interno persone con disabilità gravi, realizzando una rete di servizi alle persone in modo da far si che vengano rimossi ostacoli, barriere e condizioni di svantaggio.
Elisa Romanucci


