La Mehari di Siani a Montecitorio. In Campania i familiari di vittime della mafia e dei giornalisti italiani uccisi approvano un documento

La Mehari di Giancarlo Siani è esposta in Piazza Montecitorio come un monumento mobile alla libertà di stampa, eretto in un luogo simbolo delle istituzioni per ricordare tutti i giornalisti uccisi, tutte le vittime della mafia e tutti i giornalisti minacciati in Italia.Dopo la visita della presidente della Camera, Laura Boldrini, domani sarà la volta dell’omaggio del presidente del Senato, Piero Grasso. Sempre nella giornata di ieri, martedì 26 novembre 2013,  i rappresentanti dei familiari delle vittime della mafia in Campania e dei familiari di venti dei ventisei giornalisti italiani uccisi in Italia e all’estero, si sono riuniti nella sede romana della Regione Campania e nel corso di una riunione a porte chiuse hanno approvato all’unanimità un documento con il quale ringraziano la presidente Boldrini per l’impegno di trasferire le loro istanze alle commissioni parlamentari della Camera dei Deputati, e annunciano di essersi costituiti in comitato di garanti del rispetto delle vittime. Il Comitato tornerà a riunirsi per varare iniziative comuni volte a sollecitare l’attenzione continuativa delle istituzioni e dei media e per “consolidare la prassi del ricordo collettivo delle vittime”. L’ incontro è stato l’occasione per ribadire l’importanza della memoria e delle impegno contro le mafie. Il presidente di Libera, Enrico Fontana,  ha chiesto che il Parlamento approvi una legge per istituire la giornata nazionale per la memoria delle vittime della mafia. Da 19 anni l’associazione fondata da don Luigi Ciotti, ricorda le vittime della criminalita’ organizzata con iniziative che, di volta in volta, vengono ospitate da citta’ diverse. Nel 2014 tocchera’ a Latina, centro nevralgico del sud pontino, dove negli ultimi anni si sono radicati gli interessi e le attivita’ illecite della camorra. “Vorremmo che questa data -ha spiegato Fontana, rivolgendosi a Boldrini- diventasse davvero la giornata nazionale della memoria e dell’impegno per ricordare le vittime della mafia e della criminalita’ organizzata. Sarebbe un bel gesto -ha concluso- se questo appuntamento potesse essere riconosciuto e sancito con una legge dello Stato”.

A seguire il testo del documento approvato:

I familiari delle vittime della mafia in Campania e i familiari di venti dei ventisei giornalisti italiani uccisi in Italia e all’estero: ringraziano calorosamente la Presidente per la sensibilità e l’attenzione che ha mostrato ascoltando le loro istanze di verità e giustizia e per avere accolto la Mehari di Giancarlo Siani in Piazza Montecitorio dichiarando di condividere pienamente i valori che questa esposizione intende promuovere: il rispetto della memoria delle singole vittime e la difesa attiva della libertà di informazione e del diritto dei cittadini di essere informati in modo completo; apprezzano l’impegno della Presidente a trasmettere alle competenti Commissioni della Camera dei Deputati le richieste formulate; apprezzano il suo interessamento affinché si giunga a un completo accertamento delle responsabilità in merito a tutte le vicende in cui hanno perso la vita ventisei giornalisti italiani e siano recuperati i corpi dei giornalisti Graziella De Palo e Italo Toni, scomparsi in Libano nel 1980; apprezzano l’impegno della Presidente di dare visibilità e attenzione pubblica al drammatico problema rappresentato dalle sempre più numerose minacce e intimidazioni che colpiscono i giornalisti italiani e limitano la libertà di informazione, che secondo i dati dell’osservatorio Ossigeno per l’Informazione negli ultimi sei anni hanno colpito oltre millecinquecento giornalisti; condividono il richiamo della Presidente alla trasparenza nell’operato delle istituzioni pubbliche; condividono l’esigenza che le istituzioni parlamentari tengano conto del contributo dato all’accertamento della verità dalle notizie di cronaca e delle inchieste giornalistiche e contribuiscano, con le decisioni di loro competenza, a fare luce sulle vicende oscure e controverse messe in luce dai media, come è avvenuto, nell’interesse pubblico, con la decisone di togliere il segreto su alcuni atti relativi all’inquinamento nella Terra dei Fuochi; si impegnano a fornire alla Presidente della Camera aggiornamenti sulle esigenze rappresentate e memorie dettagliate sugli aspetti che attendono risposte sul piano politico e giudiziario; si costituiscono in comitato di garanti del rispetto delle vittime in vista delle prossime tappe della mostra itinerante “In viaggio con la Mehari” terranno altre riunioni per verificare la possibilità di collegare in modo sinergico iniziative esistenti e per consolidare la prassi del ricordo collettivo delle vittime.

Roma, 26 nov 2013

fonte /www.liberainformazione.org

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Gennaro Napoletano - Direttore Editoriale di LaFragolaNapoli.it