A riverarlo (o a confermarlo) è uno studio condotto dall’equipe del Dottor Peter Schnohr, cardiologo direttore della Copenhagen City Heart Study. Essi sostengono con certezza che lo joggingeseguito regolarmente e con la giusta intensità aumenta la longevità.
La buona notizia è che in realtà non occorrono numerosissime ore per raccoglierne i benefici. Di fatti, Schnohr e i suoi colleghi hanno esaminato i tassi di mortalità di 1.116 corridori maschi e di 762 femmine che praticavano lo jogging, e li hanno confrontati con i tassi di mortalità dei non amanti della disciplina, per un totale di 20.000 persone coinvolte. I partecipanti hanno risposto alle domande su quanto tempo hanno trascorso nella loro vita a correre, precisando anche la propria andatura (definita come lenta, media e veloce).
I risultati hanno mostrato che in 35 anni, ci sono stati 10.158 morti tra i non-corridori e 122 morti tra i corridori. Ciò significa che il rischio di morire nel corso dello studio è stato ridotto del 44 per cento per chi facevajogging. Inoltre, i ricercatori hanno scoperto che le persone che correvano meno di un’ora e quelle che correvano più di 2,5 ore alla settimana avevano una maggiore probabilità di morire nel corso dello studio rispetto a quelli che facevano jogging soltanto due ore a settimana.


