Il conte Dracula sarebbe sepolto a Napoli al chiostro Santa Maria La Nova

Dracula è sepolto a Napoli nel cuore della città, una storia affascinante e ricca di sfumature che sembrerebbe vera secondo lo studio serissimo di  studiosi dell’università di Tallinn in Estonia e anche di  italiani i fratelli Glinni.E’ stata spedita una lettera alla direzione museale per studiare il monumento che si troverebbe nel chiostro di Santa Maria La Nova. Il conte Dracula ossia Vlad Tepes, appartenente all’ordine del Dragone come il re di Napoli Ferrante D’Aragona, scompare durante una battaglia contro i turchi e viene dato per morto e una delle sue figlie , Maria, all’età di sette anni viene adottata da una donna napoletana e condotta nel regno di Napoli e da qui fu sposa di un nobile napoletano della famiglia Ferrillo e quando la copia muore sotto loro  desiderio vengono seppelliti a Napoli. Fin qui la storia era nota a tutti , ma negli ultimi mesi in seguito a delle ricerche fatte da una studentessa napoletana, Erika Stella, per la sua tesi di laurea nel chiostro di Santa Maria La Nova salta fuori una stranezza in una foto che lei scatta e che coinvolge via mail gli studiosi, anche quelli estoni, che guardano l’immagine e restano sconvolti.  Il marmo, che appartiene alla tomba di Ferrillo, il «genero» di Dracula, è denso di riferimenti che non apparterrebbero alle spoglie dell’uomo che dovrebbe essere lì dentro e quindi nascono due ipotesi: 1) il conte Dracula non morì in battaglia ma venne fatto prigioniero dai turchi; 2) la figlia Maria riscattò il papà prigioniero e lo portò in Italia. Alla morte lo fece seppellire a Napoli. La tomba presenta infatti caratteristiche più vicine al Conte Dracula che  a Ferrillo , sia per la rappresentazione di un drago, Dracula appunto, e poi ci  sono due simboli di matrice egizia mai visti su una tomba europea che rappresentano due sfingi contrapposte simbolo della città di Tebe che gli egiziani chiamavano Tepes e quindi si suppone che ci sia scritto Dracula Tepes.

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Gennaro Napoletano - Direttore Editoriale di LaFragolaNapoli.it