di Diego Senese
Il Napoli termina con 41 punti in classifica il girone di andata del campionato italiano di calcio di serie A. Punteggio che lo laurea “campione d’inverno” per questa stagione 2015/16. Appellativo che non consegna nessun titolo reale, ma degno di nota se consideriamo il fatto che lo stesso mancava addirittura dalla stagione 1989/90. Quell’anno i Partenopei poterono festeggiare la vittoria del secondo scudetto. Esperti e statistiche alla mano dicono che due volte su tre che una squadra di calcio si è laureata “campione d’inverno”, ha poi tagliato per prima la linea del traguardo. E se tanto mi da’ tanto…Speriamo bene! La tifoseria oltre a fare i conti con i numeri e le statistiche, fa i conti con la scaramanzia, senza tralasciare però, la consapevolezza che la compagine azzurra guidata da mister Sarri, può davvero spiccare il volo per potenzialità e mentalità. Ed è proprio quest’ ultima che a dispetto delle scorse prestazioni, ha preso la piena visione dei propri mezzi e capacità. E’ finalmente cambiato qualcosa nella testa dei calciatori, e la partita con il Frosinone ne è stata la dimostrazione. Nei giorni che hanno preceduto l’appuntamento domenicale, società e squadra sono rimaste concentrate e determinate sull’ imminente incontro per non incappare nel tranello di uno stop che avrebbe rallentato la corsa verso l’ obiettivo finale. E così è stato! Con una prestazione magistrale, gli azzurri hanno liquidato la pratica Frosinone con un 1-5 che non ammette repliche. In campo gli azzurri hanno mostrato tecnica, ritmo, velocità di palleggio, ripartenze e aggressività. Un gioco corale che è partito dai titolarissimi per poi finire ai panchinari. Stavolta sono saliti tutti in cattedra: Albiol che apre le marcature, Higuain che realizza una doppietta, Hamsik che ritrova la via del gol con una certa frequenza ( il terzo di fila), e persino Gabbiadini “dal piede caldo” che subentra e realizza un gol con uno dei suoi tiri imparabili. Il resto è un tripudio di gioia della tifoseria che con canti e cori inneggiano non solo la squadra ma una città intera, a cui i calciatori non possono fare a meno di recarsi sotto la curva per ringraziarli del proprio sostegno. Siamo solo a metà percorso di questo difficile e apertissimo campionato, ma Napoli ci spera, ci crede e sa’ di potersela giocare fino alla fine con le altre pretendenti. I tifosi azzurri ed il Napoli hanno la febbre, il termometro della classifica segna “41”, ma stavolta chi sta male sono gli inseguitori!
DIEGO SENESE