Di Vivien Pumpo
AquaCristallina è una giovane azienda che nasce con lo scopo di dare spazio alle tecnologie finalizzate al benessere ecologico, in particolare al trattamento dell’acqua per il consumo umano.
I loro apparecchi sono realizzati in ottemperanza dei Decreti del Ministero della Salute e sono continuamente sottoposti ad una puntuale manutenzione. La qualità dell’acqua è sottoposta a sistemi di filtraggio che rispondono alle normative previste e certificate CE.
Le casette dell’acqua sono istallazioni in spazi pubblici finalizzate all’erogazione automatica di acqua. Sono collegate direttamente alla rete dell’acquedotto e 24 ore su 24 con due postazioni di prelievo, erogano acqua naturale e gassata refrigerata.
L’acqua erogata dalle casette subisce un processo di microfiltrazione che rimuove le particelle solide facendo passare il fluido attraverso una membrana dotata di pori con diametro di circa 5 μm (nanometri).
Con le casette si è ridotta la produzione di CO2 e quindi la produzione di bottiglie di plastica. La quota ammonta a – 839.500 bottiglie che equivalgono 84 tir in meno sulle strade; 24 tonnellate di PET in meno; 50 tonnellate di petrolio e 400 mc di acqua; 50 tonnellate di CO2 e 400kg CO.
Il consumo procapite di una famiglia di tre persone è di 1,5L al giorno, per il quale la famiglia stessa spendeva dai 350,00 ai 650,00 euro all’anno. Con l’avvento delle casette spende 82 euro all’anno (0,05 Cent/euro a litro).
Le casette sono nate per far conoscere:
- Il valore della risorsa acqua;
- La qualità dell’acqua di rubinetto;
- Il lavoro delle aziende pubbliche.
“La sostenibilità è la nostra filosofia, la nostra missione”
Quanto riportato fino ad ora è stato estrapolato dal sito ufficiale de “Aquacristallina”.
Il progetto è partito per educare ed unire i cittadini all’ecosostenibilità, ma gli stessi peccano di “cattiva informazione”. Non tutti sanno che gli acquedotti e le reti di distribuzione di acqua pubblica nascono da progetti che prevedono analisi chimiche e processi di clorazione dell’acqua, rendondola potabile. Ci si è abituati a comprare acqua imbottigliata convinti che quella di rubinetto non si possa bere perché fa male. Di conseguenza Aquacristallina gioca sulla praticità e sull’economia, attrattive sicuramente vincenti.
Nel 2011, il Governo ha emesso un referendum che chiedeva ai cittadini, volendo semplificare la questione: “Acqua:pubblica o privata?” . Quindi senza entrare in ambiti che non sono di nostra competenza ricordiamo che a vincere, anzi a stra-vincere, è stata la parte dei cittadini che voleva l’acqua come bene pubblico. Aquacristallina fa pagare l’acqua che abbiamo voluto come bene pubblico!
Qualcuno a favore del progetto potrebbe obiettare dicendo che l’acqua che esce dal rubinetto di casa è bianca. Si, in effetti ci sono delle concentrazioni di calcare molto alte, ma è questo il problema da risolvere. Piuttosto che permettere ad un privato di investire in un progetto che propinasse ai cittadini la questione dell’ecosostnibilità, sarebbe stata opportuna una riqualificazione degli acquedotti e delle reti di distribuzione a spese solo ed esclusivamente del governo e non dei cittadini.
di ViVien Pumpo
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