Il Comitato Portosalvo si appella al Comune e all’Unesco per chiedere una limitazione delle tante patatinerie aperte al posto delle librerie nelle strade dei Decumani
L’allarme per il centro storico di Napoli Patrimonio Unesco. «Il centro storico sta diventando il “fritto storico” per le tante attività commerciali che si stanno aprendo nei Decumani – dice il comitato di Antonio Pariante -. Negli ultimi quattro anni a Napoli hanno chiuso più di una trentina tra librerie e piccole case editrici. Sempre meno centri culturali, dunque, in una città dove nell’ ultimo anno sono invece aumentate in maniera esponenziale patatinerie, friggitorie, gelaterie e centri scommesse».
La libreria storica Guida di Port’alba ha chiuso i battenti», continua. «Prima di lei ad abbassare la saracinesca erano stati due negozi Mondadori, in via dei Mille e in piazza Trieste e Trento, la Guida Merliani, la Loffredo al Vomero e, solo pochi giorni fa, anche l’archivio Parisio ha sbarrato le sue porte. Intanto nei Decumani sono già decine e decine le patatinerie che stanno trasformando il sito Unesco più grande e importante d’Europa in un immenso fast food….. Per questo motivo il Comitato di Portosalvo, da sempre impegnato nella tutela del del grande patrimonio storico – artistico della città, ha scritto una nota, all’indirizzo del Comune e della Commisione Italiana dell’Ente delle Nazioni Unite, per chiedere di intervenire e limitare questo degradante fenomeno immediatamente».